L’inaugurazione del nuovo simulatore dell’ISISS di Torre del Greco accresce l’offerta formativa della regione in un settore strategico per la sua economia. Un importante passo verso lo “spazio comune” che deve mettere in collaborazione scuola, impresa, enti di formazione e istituzioni.

La Campania come laboratorio di innovazione. La
tradizionale vocazione marittima della regione incontra le nuove tecnologie. Si
adegua al ritmo del cambiamento. In particolar modo nel settore formativo,
chiamato ad interpretare e a trasmettere alle nuove generazioni paradigmi
comportamentali inediti.

I temi affrontati in occasione della cerimonia di inaugurazione del laboratorio di simulazione di navigazione “Simulab 4.0” dell’Istituto Nautico di Torre del GrecoCristoforo Colombo” riguardano da vicino il futuro del cluster marittimo italiano. Specializzazione, competenze, capacità di reazione rapida ed efficace al mutare dei contesti di riferimento sono rieccheggiati nel corso di un evento (“Giovani e Mare”) che ha visto anche la premiazione con le borse di studio “G.Amato” degli studenti più meritevoli dell’Istituto.

Sotto questo aspetto la nuova dotazione tecnologica del
“Cristoforo Colombo” (finanziata nell’ambito dei programmi di investimento
FESR) rappresenta un passo importante. Potenzia l’offerta formativa di base e
facilita quel percorso di convergenza tra scuola, enti di formazione, aziende e
istituzioni oggi più che mai necessario per garantire competitivà ad un settore
strategico per il sistema paese.

“L’apertura di uno spazio comune sul campo della formazione è un segnale positivo, rende più facile articolare un’offerta il più possibile in linea con l’evoluzione del mercato del lavoro,” conferma l’Amministratore unico di IMAT, Fabrizio Monticelli, intervenuto nel corso della manifestazione.

Un percorso caratterizzato anche da atteggiamenti e consapevolezze nuove, con un mutato rapporto tra diritti e doveri nell’interazione tra giovani e sistema formativo. È il modello del lifelong learning che implica “curiosità e passione personale” ma anche, dall’altro lato, lo sforzo a “garantire sempre la massima qualità ed efficienza sotto l’aspetto dell’offerta formativa”.

“L’impegno sulle competenze deve assumere una rilevanza centrale. La formazione non è più correlata solo all’istruzione ma diventa elemento di crescita personale, standard di vita perché le specializzazioni ormai cambiano insieme a normative e tecnologie a velocità esponenziali. Il nuovo simulatore rende possibile proprio questo sviluppo qualitativo, assieme al maggiore coinvolgimento delle imprese che garantiscono stage ed esperienza sul campo. Sono step importanti verso un nuovo modello di competitività del lavoro che, come segmento successivo della filiera della conoscenza e della competenza, IMAT supporterà con il massimo dell’impegno nelle interazioni per le certificazioni successive”.