IMAT – Italian Maritime Academy Technologies è tra le location rappresentative del territorio domitizio scelto per ospitare la seconda edizione del Festival del cinema di Castel Volturno (11 – 15 novembre) che quest’anno sarà dedicata alla memoria di Carlo Croccolo.
L’appuntamento – tra proiezioni di cortometraggi italiani e internazionali in concorso e una rassegna di cinema indipendente – è stato anticipato da un evento di anteprima dal titolo “Cinema, informazione e deontologia” in cui si è discusso del riscatto del territorio domitio sempre più al centro dell’attenzione di registi di cinema e tv come set per i propri lavori.
Alla manifestazione, moderata dal giornalista Vincenzo Ammaliato, sono intervenuti: Ottavio Lucarelli, presidente dell’ordine dei giornalisti della Campania, il regista Edoardo De Angelis, il documentarista Marco Ciriello, l’attrice Daniela Cenciotti Croccolo, il location manager Raffaele Cortile e il giornalista Geo Nocchetti.
Le strutture di IMAT, main sponsor della manifestazione, ospiteranno la serata conclusiva della rassegna nel corso della quale si svolgerà la cerimonia di premiazione.
“Rinnoviamo il nostro impegno nei confronti di un progetto che riteniamo di fondamentale importanza per Castel Volturno e la sua comunità,”
afferma Fabrizio Monticelli, Ceo del centro di formazione nel settore marittimo, vera e propria eccellenza a livello europeo.
“Il Festival è stato inserito nel novero delle iniziative che ci vedono impegnati in un percorso di Responsabilità Sociale d’Impresa che comprende iniziative nell’ambito culturale, dello sport e nel rapporto con gli studenti. Siamo certi che l’evento contribuirà a cambiare in positivo la percezione sulle potenzialità e le opportunità di un territorio che ha molto da offrire”.
Negli ultimi tempi, conferma Raffaele Cortile,
“il cinema ha creato un’inversione di tendenza”, contribuendo a portare a Castel Volturno lavoro e professionalità. “E’ evidente che qui sta nascendo una vera e propria industria visto che negli ultimi anni numerosi registi hanno deciso di girarvi film, fiction e documentari”.
“Questo territorio – spiega il regista De Angelis – si presta a fare cinema di impegno civile perché è un luogo non luogo che può essere detonatore di storie di uomini e donne che potrebbero vivere ovunque; inoltre questa terra si presta a raccontare qualsiasi storia perché contiene tutti gli elementi della natura che la rendono una location unica nel suo genere”.